Siccità
A Roma non piove da 367 giorni. È l’apice della crisi idrica. I romani, non aspettano più il levarsi del sole, ma una pioggia battente che risani la terra e i suoi abitanti.
È uno scenario apocalittico, ma non troppo inverosimile, quello che Paolo Virzì presenta nel suo ultimo film intitolato “Siccità”.
E la siccità è anche quella con cui sempre di più l’Italia sta facendo i conti. L’Osservatorio della Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti afferma che il 21% del territorio nazionale è a rischio di desertificazione e che la siccità sempre più frequente sta colpendo le principali fonti idriche. Non solo: l’aumento della temperatura media, l’evapotraspirazione e le scarse precipitazioni potrebbero contribuire a una diminuzione del 40% dei flussi d’acqua entro il 2080.
Le regioni del nord Italia, in particolare, stanno sperimentando stagioni asciutte come non accadeva da decenni, con ripercussioni importanti nel campo agricolo e nella produzione di energia. Tanto che per monitorare il fenomeno è stato istituito l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del Distretto delle Alpi orientali, struttura operativa a livello interregionale (Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia-Giulia) che ha anche il compito di individuare le azioni per la gestione proattiva e coordinata di queste situazioni.
A livello globale stiamo andando incontro ad una profonda crisi idrica che ci porterà ad avere una domanda di acqua dolce del 40% più alta rispetto alla sua disponibilità entro il 2030. È quanto emerge dal report “Turning the tide” (Letteralmente: arginare la marea) pubblicato per la Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo dalla Commissione globale sull’economia dell’acqua, istituita dal Forum economico globale di Davos del 2022.
Noi stessi, come Alperia, abbiamo registrato una minore disponibilità idrica nel 2022, a causa dello scarso innevamento dell’inverno e della prolungata siccità. La produzione di energia è calata del 25÷30% rispetto alla media del lungo periodo. Non solo, la siccità ha determinato anche situazioni di emergenza idrica in molti territori italiani, come in Pianura Padana. Situazioni che ci hanno visti intervenire in prima linea: Alperia, infatti, è stata chiamata a gestire la produzione dei propri grandi impianti e le riserve accumulate nei maggiori invasi per consentire l’irrigazione delle colture.
Ma perché la siccità sta peggiorando così tanto? Gli studi sul tema concordano su un punto: la causa è da ricercarsi nel cambiamento climatico. Il riscaldamento globale ha ampliato le zone di alta pressione e causato una maggiore evaporazione dell’acqua dal suolo e dalle piante. Si parla infatti di una siccità idrogeologica, associata una riduzione delle acque nei corsi d’acqua, nei laghi e nelle falde. A essa, si unisce la siccità agricola che ha, invece, effetti sulle coltivazioni condizionata non solo dalla scarsità delle piogge ma anche dall’aumento delle temperature che hanno fatto evaporare più acqua del previsto dal terreno. Un’ulteriore conseguenza è l’aumento dei prezzi dei generi alimentari.
Anche per questo è necessario accelerare sulla decarbonizzazione. Un obiettivo che Alperia ha reso prioritario nel suo Piano Industriale 2027 e nella sua Vision 2031 e che accompagna quotidianamente con azioni e progetti. Le nostre attività sono infatti strettamente connesse all’ambiente naturale, per questo il rischio climatico è al centro delle nostre attenzioni, tanto che abbiamo messo in atto iniziative per efficientare i consumi, ridurre le emissioni, limitare sprechi e perdite e ampliare la fornitura di energia da fonti rinnovabili, orientando sempre di più il nostro business su servizi e prodotti sostenibili.
Consapevoli di quanto sia importante gestire al meglio la risorsa idrica, abbiamo messo in atto anche diversi progetti di R&S. Tra questi, Alperia Sybil Water, il sistema di controllo avanzato (APC) che Alperia ha installato nella centrale idroelettrica di Sarentino, in provincia di Bolzano.
Attraverso sensori di campo e logiche di intelligenza artificiale è possibile un corretto impiego dell’acqua. Alperia Sybil Water permette, infatti, di regolare i volumi di acqua delle vasche di raccolta che alimentano la centrale, così da avere a disposizione i volumi necessari in base al piano di produzione di energia. L’utilizzo della risorsa idrica è così ottimizzato.
Se vuoi approfondire l’argomento guarda il video: