Lasciare gli elettrodomestici in standby è ormai una prassi comune nelle nostre case. Tuttavia, non tutti sono consapevoli che, anche quando non li utilizziamo attivamente, molti dispositivi continuano a consumare energia. Sebbene i consumi in modalità standby possano sembrare trascurabili, sommati insieme possono avere un impatto significativo sulla bolletta elettrica. Secondo alcune stime, i dispositivi in standby possono rappresentare circa il 10% del consumo energetico totale di una casa.
L’impatto sul consumo energetico: i numeri dell’ENEA
Secondo l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico), un dispositivo in standby può consumare da 1 a 4 watt ogni ora. Ciò significa che, nel corso di un anno, l’energia sprecata da un singolo apparecchio può variare da 24 a 96 Wh. Considerando che molti dispositivi vengono lasciati in standby quotidianamente, il consumo annuale complessivo di energia può superare i 35.000 Wh, un valore che non può essere ignorato.
Le azioni dell’Unione Europea per ridurre i consumi in standby
Nel 2008, l’Unione Europea ha introdotto per la prima volta un regolamento sulla progettazione ecocompatibile, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica dei dispositivi elettronici e ridurre il loro impatto ambientale. Recentemente, la Commissione Europea ha adottato norme ancora più restrittive, introducendo modifiche sostanziali al regolamento, con particolare attenzione alla modalità standby degli apparecchi elettronici ed elettrodomestici.
I produttori dovranno sviluppare dispositivi in grado di entrare in modalità standby molto più rapidamente, garantendo al contempo una riduzione dei consumi. Inoltre, dovranno fornire informazioni chiare ai consumatori, affinché questi possano essere pienamente consapevoli dell’energia utilizzata dai dispositivi.
Nello specifico, i device sprovvisti di schermo in standby non potranno consumare più di 0,50 W (watt), 0,80 W per quelli dotati di schermo, 1 W per le asciugatrici, i prodotti tradizionalmente più energivori.
Le stime indicano che, grazie a queste disposizioni, entro il 2030 si potrà ottenere un risparmio energetico annuo di 4 TWh, equivalente a una riduzione di circa 1,36 milioni di tonnellate di CO2. Questi risparmi comporteranno anche vantaggi economici per i consumatori, con una riduzione delle bollette. Si prevede che, entro il 2030, il risparmio complessivo per gli utenti sarà di circa 530 milioni di euro all’anno.
Consigli per evitare il consumo degli elettrodomestici in standby
Nonostante la normativa europea stabilisca limiti massimi di consumo in modalità standby, non tutti i produttori si sono adeguati a questa direttiva. Perciò, è necessario che ciascuno di noi adotti delle strategie per evitare questo spreco. Vediamo quali.
- Staccare la spina: Se non utilizzate frequentemente un apparecchio, la soluzione più semplice ed efficace è staccare fisicamente la spina dalla presa. Sebbene possa sembrare una misura banale, spesso viene ignorata per pigrizia, ma può fare una grande differenza a lungo termine.
- Multiprese con interruttore: Un’altra soluzione pratica è quella di utilizzare una multipresa con interruttore. In questo modo, è possibile spegnere facilmente tutti i dispositivi contemporaneamente con un solo gesto. Esistono anche multiprese più sofisticate, dotate di timer programmabili o controllabili tramite app su smartphone o assistenti digitali come Alexa, Siri o Google Nest.
- Dispositivi “smart” e protocolli di risparmio: Molti dispositivi elettronici, come le console di gioco, i lettori DVD e i computer, possono essere configurati per entrare in modalità di risparmio energetico. Se non configurati correttamente, questi dispositivi possono continuare a consumare energia anche quando sembrano spenti, arrivando a consumare tanto quanto quando sono in funzione.
- Caricatori inseriti nella presa: sarebbe meglio evitare di lasciare i caricatori inseriti nella presa anche se non sono in uso perché, sebbene non stiano alimentando dispositivi, continuano a consumare energia in modalità standby.
- Elettrodomestici: le macchine da caffè espresso consumano moltissimo in standby; quindi, è bene assicurarsi sempre che siano spente. Lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice devono essere spente e con lo sportello chiuso, poiché alcuni modelli rimangono pronti all’uso se lo sportello è aperto.
Piccoli gesti, grandi risparmi
Alla luce di questi dati, è evidente che i dispositivi in standby, pur sembrando innocui, possono comportare un consumo energetico significativo. Adottare semplici accorgimenti, come spegnere completamente gli apparecchi o utilizzare dispositivi intelligenti per gestire meglio i consumi, può portare a un risparmio sostanziale, sia per le nostre bollette che per l’ambiente.