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un'auto con un cavo di ricarica

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08.04.2025
- 5 min

La mobilità elettrica: una rivoluzione in corso, tra sfide e opportunità per il 2025

un'auto con un cavo di ricarica

Il 2024 è stato un anno decisivo per la mobilità elettrica, segnato da grandi promesse e alcune sfide inaspettate. Mentre il settore continua a crescere, l’Europa e il mondo intero si trovano a un bivio: da un lato, gli ambiziosi obiettivi di transizione energetica; dall’altro, la necessità di adattarsi a un contesto economico e infrastrutturale in continuo cambiamento. Ma dove ci porterà questo percorso? Scopriamo insieme i numeri e le tendenze che stanno plasmando il futuro della mobilità sostenibile, con uno sguardo particolare alle prospettive per il 2025.

Crescita globale della mobilità elettrica

Le vendite di veicoli elettrici nel 2024 hanno raggiunto i 17,1 milioni di unità, con una quota di mercato superiore al 21%, segnando un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. Questo dato, riportato da Rho Motion, una società specializzata in ricerche sul mercato dei veicoli elettrici, evidenzia un trend positivo favorito da incentivi fiscali, dall’espansione della rete di ricarica e dalla maggiore consapevolezza dei consumatori sui vantaggi dell’elettrico, tra cui minori costi di gestione e ridotte emissioni di CO2. Tuttavia, la diffusione non è stata uniforme a livello globale, con alcuni mercati che mostrano segni di rallentamento.

Cina: leader del mercato

La Cina si conferma come il principale motore della mobilità elettrica, con oltre 11 milioni di veicoli elettrici venduti nel 2024, pari al 64% del mercato globale. Questo rappresenta una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Nel 2025, per la prima volta, le vendite di auto elettriche in Cina supereranno quelle dei veicoli a combustione interna, anticipando di dieci anni le previsioni del governo. Un’analisi di BloombergNEF, società che si occupa di ricerche strategiche, attribuisce questa accelerazione a una combinazione di incentivi governativi, investimenti nella filiera produttiva e una crescente domanda da parte dei consumatori. Questa svolta metta la Cina in netto vantaggio rispetto alla concorrenza occidentale, grazie a una filiera produttiva altamente integrata e a politiche di sostegno continuative.

Europa: una fase di riflessione

In Europa, invece, il mercato ha subito una contrazione del 3%, con 3 milioni di unità vendute, secondo lo Smart Mobility Report 2024 del Politecnico di Milano. Nonostante un tasso di immatricolazione del 23,4% per le auto elettriche, alcuni Paesi hanno registrato cali significativi: la Germania ha visto una riduzione del 6,2% dovuta alla fine degli incentivi statali, pur mantenendo una quota di mercato sopra il 13%. L’Italia, con un calo del 13,3% delle immatricolazioni full electric, si conferma tra i Paesi più in ritardo nell’elettrificazione del parco auto. Questo rallentamento potrebbe derivare non solo dalla riduzione degli incentivi, ma anche da una percezione ancora incerta dei consumatori rispetto alla transizione elettrica e ai suoi reali benefici economici.

Italia: incentivi e sfide

Il settore automotive italiano ha vissuto una fase di stallo nel 2024, con immatricolazioni in calo per il secondo anno consecutivo. I principali ostacoli rimangono il costo elevato delle auto, incentivi discontinui e una rete di ricarica ancora inadeguata. La Legge di Bilancio del 2024 ha, inoltre, posto fine agli incentivi diretti all’acquisto, destinando invece 4,6 miliardi di euro al sostegno dell’industria automobilistica nazionale e alla promozione delle flotte aziendali elettriche. Tuttavia, senza incentivi per i privati, il rischio è quello di una crescita rallentata e di un mercato dominato dal noleggio a lungo termine.

Infrastrutture di ricarica e PNRR

A livello infrastrutturale, l’Italia ha registrato un incremento del 28% nei punti di ricarica pubblici, raggiungendo quota 60.339 nel 2024 (Fonte: White Paper di Repower). Tuttavia, solo il 42% delle aree di servizio autostradali è attualmente dotato di colonnine di ricarica. Il PNRR prevede l’installazione di oltre 21.000 punti di ricarica rapida entro giugno 2026, ma il divario tra infrastrutture e immatricolazioni rischia di creare una rete sottoutilizzata. Inoltre, la distribuzione geografica delle colonnine è disomogenea: le grandi città sono meglio servite, mentre le aree periferiche e del sud Italia registrano ancora una forte carenza.

Nuove normative sulle emissioni

Dal 2025 entreranno in vigore obiettivi più stringenti sulle emissioni (Ai sensi del regolamento UE 2019/631): le case automobilistiche dovranno ridurre del 15% le emissioni medie delle nuove immatricolazioni rispetto ai livelli attuali. Per rispettare questi standard ed evitare sanzioni, alcuni produttori stanno valutando l’acquisto di crediti di CO2 da aziende di veicoli elettrici come Tesla e Polestar. Questo scenario potrebbe spingere le case automobilistiche tradizionali ad accelerare lo sviluppo di modelli elettrici più accessibili, migliorando l’offerta per i consumatori.

Prospettive per il 2025

Secondo il rapporto Il futuro della mobilità elettrica in Italia di Motus-E, si prevede che entro il 2025 saranno immatricolati oltre 1 milione di veicoli elettrici in Italia. Tuttavia, senza incentivi statali diretti, i consumatori potrebbero orientarsi verso formule di noleggio a lungo termine. A livello europeo, la Commissione sta considerando nuove misure per sostenere la transizione, mentre il mercato dell’usato elettrico potrebbe giocare un ruolo chiave nella diffusione della mobilità sostenibile.

La mobilità elettrica rappresenta la base per il futuro dell’industria automobilistica, con implicazioni che vanno oltre il semplice veicolo: guida autonoma, auto connesse e intelligenza artificiale nei trasporti dipendono strettamente dall’elettrificazione. Ad esempio, in Germania, BMW ha annunciato che tutti i suoi nuovi modelli elettrici saranno dotati di sistemi avanzati di guida autonoma di livello 3 entro il 2026, dimostrando come l’evoluzione della mobilità elettrica sia strettamente legata allo sviluppo delle tecnologie intelligenti nei trasporti. L’Europa deve accelerare sul fronte tecnologico per rimanere competitiva in un mercato globale sempre più dominato dalla Cina. Inoltre, sarà fondamentale sensibilizzare i consumatori e garantire una comunicazione chiara sui benefici dell’elettrico, per superare le diffidenze ancora presenti nel mercato italiano.

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