Dalla questione energetica, a quella agricola, a quella sugli usi domestici fino ad arrivare a quella sugli usi ricreativi, la siccità che sta colpendo l’Italia rischia di scatenare criticità in molti settori e della vita di tutti i giorni. Ed ecco che aprire il rubinetto, farsi una doccia e lavare l’insalata potrebbero essere gesti non poi così scontati.
Stiamo attraversando uno dei periodi di peggiore siccità dal 2003, ma ne siamo davvero consapevoli? Stiamo davvero facendo qualcosa per tutelare questa importate risorsa?
Anche se potenzialmente il nostro Paese è tra i più ricchi d’acqua, emergenze climatiche, consumo eccessivo e gestione inadeguata delle infrastrutture dell’acqua stanno già affliggendo il bel paese ormai da anni. Secondo il Libro Bianco 2021 “Valore Acqua per l’Italia” – The European European House – Ambrosetti, gli italiani sono sempre più consapevoli della necessità di tutelare le risorse idriche, ma poi le azioni indicano che siamo molto meno virtuosi di quanto pensiamo. Dalle analisi emerge come abbiamo ancora molta strada da fare per efficientare la gestione della risorsa e favorire la transizione verso modelli di consumo più sostenibili e consapevoli. Conoscere meglio questa importante risorsa e l’uso che ne facciamo in Italia è fondamentale per capire dove ognuno di noi può contribuire. Qui 10 fatti sull’acqua:
- Siamo fortunati, il nostro è il paese più ricco di risorse idriche nel bacino mediterraneo e nell’Europa meridionale. Contiamo 1.500 laghi naturali, 1.200 fiumi e 531 bacini artificiali.
- La principale fonte di risorse idriche italiane è costituita dai ghiacci alpini. Se ne contano 903 e ricoprono una superficie totale di 368,10 km2, ma dal 1850 abbiamo perso il 60% del loro volume e potrebbero scomparire del tutto entro questo secolo. (Fonte Catasto dei ghiacciai italiani).
- L’Italia è prima in Europa per prelievi di acqua a uso potabile con oltre nove miliardi di metri cubi all’anno. Viene utilizzata in media tra il 30% e il 35% delle sue risorse idriche rinnovabili, a fronte dell’obiettivo europeo di efficienza che prevede di non estrarre più del 20% di quelle rinnovabili disponibili, ciò significa che il nostro paese è soggetto a uno stress idrico medio-alto.
La dispersione idrica è un problema. In media il 42% di tutta l'acqua estratta in Italia diventa una perdita e non raggiunge la destinazione prevista
- Non beviamo acqua dal rubinetto, eppure è in media tra le migliori dell’Unione Europea. Solo il 29,3% beve acqua dal rubinetto, tra le motivazioni principali di chi preferisce quella in bottiglia c’è la sfiducia sulla qualità e sui controlli igienico-sanitari e il cattivo sapore. l’Istituto superiore della Sanità sia l’Oms sostiene che la nostra acqua del rubinetto sia sicura (nell’85% dei casi attingiamo ad acque sotterranee molto protette e costantemente controllate).
- Pensiamo che sia cara. Siamo preoccupati dei costi eccessivi in bolletta, ma quasi la totalità degli italiani non ha idea di quale sia la tariffa dell’acqua pubblica. La tariffa idrica in Italia è tra le minori d’Europa. Il costo medio annuo è di 85 Euro.
- Esiste il Bonus acqua potabile. Il bonus permette di ottenere un rimborso fino a 500 euro per le spese sostenute per la razionalizzazione del consumo dell’acqua potabile. L’agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 50% della spesa per l’acquisto e l’installazione di sistemi filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica. Tutte le informazioni sul sito dell’Agenzia Entrate.
- Consumiamo troppo. II consumo italiano medio è stimato tra i 150 e i 350 litri d’acqua pro capite al giorno. Per fare un confronto la media di utilizzo di acqua per persona in Europea di 165 litri.
- La preparazione di alimenti non sarebbe possibile senza l’acqua. Per produrre un litro di birra ci vogliono 100 litri di acqua. Non solo: per trattare i chicchi di caffè necessari per una singola confezione è necessario impiegare 200 litri d’acqua, che diventano 15.000 per 1 kg di carne di manzo!
- L’acqua viene da un comete ghiacciate miliardi di anni fa. L’acqua scioltasi ha poi colmato le cavità e generato gli oceani. La recente missione spaziale Rosetta, però, ha messo in crisi questa ipotesi.
Quali siano la previsione di uno scenario futuro che sarà comune a sempre più persone dipende da quello che facciamo oggi e quel che dovrebbe spingerci verso una gestione dell’acqua davvero efficace è un solo pensiero: l’acqua non è una risorsa illimitata.